• Pubblicata il
  • Autore: RENZA BISEX
  • Categoria: Racconti bisex
S-CARPE DIEM (S-COGLI L'ATTIMO) – parte prima - Modena Trasgressiva

S-CARPE DIEM (S-COGLI L'ATTIMO) – parte prima - Modena Trasgressiva

Era un pomeriggio d'autunno scuro e piovoso. Lavoravo come comessa in un negozio di scarpe da donna e gli affari non andavano bene. La pioggia e la possibilità di acquistare on-line stavano mantenendo la gente a casa.
Rimasi da sola in negozio tutto il giorno, e praticamente avrei potuto leggere “I promessi sposi” senza interruzioni. Pensai di chiudere in anticipo quando la porta d'ingresso si è aperta. Sulla soglia c'erano due belle donne. Una con un lungo impermeabile nero bene abbottonato, e l'altra con un giaccone di pelle nera aperto sul davanti, che mostrava una camicia bianca attillata e una gonna di media lunghezza con uno spacco audace. La donna aveva la camicia bagnata, era senza reggiseno e si intravedevano chiaramente i capezzoli scuri. Nonostante piovesse, entrambe non portavano le calze.
- Buonasera... Abbiamo appena fatto la pedicure in centro e abbiamo bisogno di nuove scarpe. Sei aperta, vero?
- Certamente!
Entrarono, indicarono alcuni modelli in vetrina e si sedettero. Quella con l'impermeabile non pronunciò mai una parola; rimase in silenzio mentre l'altra parlava. Dopo aver chiesto la loro misura, ho preso le relative scatole dagli scaffali e mi sono inginocchiata davanti a lei per farle provare le scarpe. Lei sollevò una gamba, la gonna si staccò dalla fessura e potrei giurare di aver intravisto un pezzetto di figa nuda. Io sono bisessuale, più lesbica che etero, ma lei non poteva certamente saperlo. 
- Toglimi tu la scarpa! E' compito tuo, vero?
- So... sono al vostro se... servizio...
Balbettai in soggezione per la bellezza di questa donna e del suo piede snello davanti a me. Lei sorrise mentre le toglievo la scarpa. Un lieve profumo, senza dubbio lasciato dalla pedicure, si alzò per incontrare il mio naso. Le calzai la sua misura ma lei disse che non andava bene. Puntò il piede e mi ordinò di succhiarle le dita. Esitai un momento fingendo di non aver capito. Abbassò il piede per rimettersi la scarpa e si rivolse all'altra donna.
- Forse dovremmo cercare un altro negozio...
Ero affascinata da quella dark lady e, visto che a parte loro non c'era nessun altro, la fermai, le presi il piede e me lo portai alla bocca. Lei disse:
- Fai un buon lavoro, mi raccomando...
CONTINUA

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